La cattiva novella – Luis Gabriel Santiago

Dieci racconti ispirati alla crudeltà separati l’uno dall’altro da altre storie brevissime chiamate “origami”.
Ad arricchire questa raccolta di novelle di Luis Gabriel Santiago, il portfolio di illustrazioni realizzate da Adriana Sotero.

La cattiva novella – Crudeltà

Come la morte dà valore alla vita, per contrapposizione, l’odio esalta l’amore riponendolo in un recinto immaginario e associandolo al concetto del Bene.

 Il Bene e il Male, sebbene siano soltanto convenzioni sociali, non perdono mai la loro importanza in un fenomeno complesso come la letteratura, ne diventano anzi le coordinate di riferimento. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze; la morale non viene mai esclusa dalle trame dei romanzi e dei racconti anche quando, volutamente, se ne sottolinea la distanza e la separazione. Bataille si riferisce al Male come a un valore sovrano e parla della sua concezione affermando che “non esige un’assenza di morale; essa esige piuttosto una ipermorale”.

Il “Male” di queste storie non è tirato in ballo come semplice pretesto narrativo, se così fosse, il mio lavoro sarebbe soltanto un arido esercizio di rappresentazione della sventura e dell’infamia.

L’intera esperienza umana è un continuo susseguirsi di azioni spietate che cerchiamo di confondere in una nebbia di intenzioni oneste. D’altra parte, se è vero che i buoni sentimenti vanno coltivati, gli istinti crudeli nascono da soli, come l’erba infestante che cresce perfino sui muri più lisci e inespugnabili. Delle ragioni di quest’erba c’è poco da dire, i suoi semi sono sparsi dal vento.

La crudeltà esposta in queste “cattive novelle” è lineare e scarna di commenti, l’onere del giudizio è lasciato alla riflessione del lettore.

“Crudele”, inoltre, non è un aggettivo ad effetto, è la condizione del fatto raccontato quando è appunto crudo come la carne appena macellata di cui, senza alcun procedimento di pietosa cottura e superando qualche comprensibile ripulsa, si può tuttavia assaggiare il vero sapore e la consistenza.

 

La cattiva novella – Gli origami

Ogni racconto è preceduto da una pagina di asciutte e veloci malvagità quotidiane, brevi confessioni che ho chiamato “origami” prendendo in prestito il nome di quei piccoli lavori di architettura cartacea che, per astrazione e sintesi, riproducono forme di animali e altri oggetti.

La dimensione telegrafica di queste microstorie mi ha fatto pensare a un antico artificio creato soltanto con un foglio di carta e un po’ di pazienza, un’idea giocosa del mestiere di scrivere. I miei “origami” fanno da sipario tra un racconto e l’altro, una specie di interludio, come accade in alcune rappresentazioni teatrali.

 

La cattiva novella – I disegni di Adriana Sotero

 

La cattiva novella - Adriana Sotero illustrazione forbiciSia gli origami che i racconti più lunghi sono commentati dai pregiati disegni di Adriana Sotero.

Accarezzavo da tempo l’idea di una serie di novelle arricchite da un portfolio di illustrazioni; la circostanza che tra lo scrittore e la disegnatrice esista un legame di sangue non attenua il piacere di questa collaborazione. I disegni non riportano i titoli dei racconti a cui sono ispirati; anche in questo caso sarà il lettore a rintracciare il nesso ideale tra le due cose.

Il rapporto tra l’arte visiva e la scrittura è un altro fenomeno complesso. Difficile dire quale delle due ispiri maggiormente l’altra.

 

 

 

Luis Gabriel Santiago